Spagna o Inghilterra?
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Hola, amigos!
No, no, miei allarmati lettori, non pensate di aver sbagliato blog: la Vostra Bakaneko vuole solo introdurVi nella giusta ambientazione per presentare un telefilm poliziesco di produzione inglese ambientato nella calda Siviglia.
Il titolo è “Falcòn”, e il protagonista è un attore neozelandese che risponde al nome di Marton Csokas.
Quindi, ricapitoliamo: un telefilm poliziesco ambientato a Siviglia e interpretato da un attore neozelandese…
E l’Inghilterra? Londra, le scogliere, il tè delle cinque, il “british accent”? Forse il week-end mi sta dando alla testa!!
Puristi dello stile anglosassone, non sto tradendo la causa, tutt’altro!
Voglio dimostrare quanto sia piacevole, ancora una volta, seguire una storia realizzata da uno staff inglese e commissionata da una rete inglese, che ci trasporta in un universo inconsueto e ci racconta vite e crimini colorati di vermiglia passione.
Vicende originali e angolazioni differenti, ambientazioni vivide e ritmi scanditi dal susseguirsi di azioni sempre più frenetiche, verso un finale che svela non soltanto la realtà dei fatti, ma l’anima stessa di tutti coloro che sono coinvolti.
Ho destato la Vostra attenzione, almeno un pochino?
Javier Falcòn è un ispettore capo della polizia di Siviglia intento ad indagare su un delitto efferato che lo porterà a confrontarsi con le ombre oscure del suo passato.
Marton Csokas, attore famoso per la sua partecipazione ne “Il Signore degli anelli” , “Aeon Flux”, “The Bourne Identity” (questi quelli che ricordo), dà vita a un Falcòn intenso, irrisolto, solitario nonostante il rapporto tenace con la sorella e il giovane nipote torero. Figlio di un artista famoso, ormai deceduto, porta il peso di affetti importanti venuti a mancare nella sua infanzia e che hanno fortemente influenzato la sua personalità, rendendolo taciturno e introverso.
Falcòn avanza con virile abnegazione, facendosi strada nella fitta trama di un mistero che , mano a mano che nuovi tasselli si collocano nella giusta posizione, mostrano la pellicola della sua stessa esistenza, costringendolo a risvegliare le memorie sopite dei suoi fantasmi personali.
Ora, miei cari, devo farVi una rivelazione: mi sono innamorata di Marton Csokas, olè!
L’uomo, oltre a possedere un innegabile fascino esotico ed essere provvisto di tutti i requisiti in grado di renderlo, oggettivamente, assai attraente, nel vestire i panni di un personaggio di profonda caratura psicologica mette a nudo la sua sensibilità artistica e un potenziale che, in altri ruoli, non si era rivelato con altrettanta forza.
Spoiler dedicato alle mie lettrici e a tutti gli eventuali interessati: una delle scene più importanti ci mostra Falcòn che, fortemente impressionato dalla visione di un filmato, per lui, struggente, scoppia in un pianto accorato, compreso di cocenti lacrime…
Ragazze…avrei voluto assaltare lo schermo per confortare Javier personalmente!
Abbiamo, dunque, una trama convincente e dai tratti violenti o addirittura truculenti (la storia è ispirata dalla serie di romanzi di Robert Wilson), e una regia convulsa, nervosa, che ci fa correre, accanto al protagonista, per i vicoli dai colori sgranati di Siviglia, ci spinge nei cortili di variopinte case in stile tradizionale, disperdere tra folle che seguono sinistre parate religiose, ci fa respirare polvere e afa.
Il cast è solido e ricco di facce conosciute ( tra tutte, per chi, come me, adora le serie tv dedicate ai libri di Jane Austen, segnalo Emilia Fox…ah, i ricordi!!!).
Per ora ho divorato, con entusiasmo, il primo episodio (un’ora e mezza di spettacolo divisa in due parti).
Attendo, trepida, il secondo.
http://lavocenascosta.wordpress.com/2012/12/01/spagna-o-inghilterra/
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